Oggi è il gran giorno, il Papa arriva a Prato e ci rimarrà per ben 45 minuti prima di andare a Firenze. Dico, 45 minuti, e sono proprio i 45 minuti nei quali sto scrivendo questa cosa (qui un'immagine live).
Non si vedeva un Papa a prato da quasi trent'anni, ed ebbene sì, quella volta lì nel 1986 ci portarono anche me. Di quel giorno mi ricordo la maglia dell'uomo che stava davanti a me e un pezzetto del pavimento di piazza del Duomo, lo guardai per talmente tanto tempo che potrei riconoscerlo ancora. Poi la voce del Pontefice, non ricordo un cazzo di cosa disse, come credo chiunque si trovasse con me in quella piazza.
Ma almeno quella volta il Papa dedicò una giornata intera alla città, oggi invece starà il tempo di un vinsanto coi cantucci e poi riprenderà l'elicottero (uno dei tre che lo portano in giro, uno della polizia, uno per lui e uno con un papa di scorta per i pezzi di ricambio), e se ne andrà a passare la giornata nella vicina culla del rinascimento, dove darà prova della povertà della chiesa mangiando alla mensa dei poveri (Vatican approves), e poi dirà una megamessa allo stadio davanti a cinquantamila persone, con collegamento in diretta su maxischermo al vicino stadio Ridolfi per chi non riuscisse ad accaparrarsi i biglietti per il Franchi nelle parrocchie locali. Purtroppo questo evento è gratuito e non vede la possibilità di acquisto in extremis ai bagarini, che probabilmente sarebbero diventati gli unici uomini in grado di fare un'offerta credibile a Bertone per il suo appartamento.
Ma i tempi cambiano, e il più figo fra i papi ha così tanti impegni che va preso quanto c'è, quindi ben vengano questi tre quarti d'ora di santità per la città degli stracci, che accoglie il Pontefice con la mentalità moderna che contraddistingue il suo papato. Ne è un chiaro esempio il video che hanno realizzato in una parrocchia della città, dove grazie alla collaborazione fra la famiglia del bambino, le catechiste e Don Helmut il piccolo Lorenzo ha avuto modo di rappare il suo messaggio a Bergoglio con tanto di coreografia, tutto davanti all'altare della sua chiesa.
Non si vedeva un Papa a prato da quasi trent'anni, ed ebbene sì, quella volta lì nel 1986 ci portarono anche me. Di quel giorno mi ricordo la maglia dell'uomo che stava davanti a me e un pezzetto del pavimento di piazza del Duomo, lo guardai per talmente tanto tempo che potrei riconoscerlo ancora. Poi la voce del Pontefice, non ricordo un cazzo di cosa disse, come credo chiunque si trovasse con me in quella piazza.
Ma almeno quella volta il Papa dedicò una giornata intera alla città, oggi invece starà il tempo di un vinsanto coi cantucci e poi riprenderà l'elicottero (uno dei tre che lo portano in giro, uno della polizia, uno per lui e uno con un papa di scorta per i pezzi di ricambio), e se ne andrà a passare la giornata nella vicina culla del rinascimento, dove darà prova della povertà della chiesa mangiando alla mensa dei poveri (Vatican approves), e poi dirà una megamessa allo stadio davanti a cinquantamila persone, con collegamento in diretta su maxischermo al vicino stadio Ridolfi per chi non riuscisse ad accaparrarsi i biglietti per il Franchi nelle parrocchie locali. Purtroppo questo evento è gratuito e non vede la possibilità di acquisto in extremis ai bagarini, che probabilmente sarebbero diventati gli unici uomini in grado di fare un'offerta credibile a Bertone per il suo appartamento.
Ma i tempi cambiano, e il più figo fra i papi ha così tanti impegni che va preso quanto c'è, quindi ben vengano questi tre quarti d'ora di santità per la città degli stracci, che accoglie il Pontefice con la mentalità moderna che contraddistingue il suo papato. Ne è un chiaro esempio il video che hanno realizzato in una parrocchia della città, dove grazie alla collaborazione fra la famiglia del bambino, le catechiste e Don Helmut il piccolo Lorenzo ha avuto modo di rappare il suo messaggio a Bergoglio con tanto di coreografia, tutto davanti all'altare della sua chiesa.
Quando nell'86 venne il paparock GP2 avevo la stessa età di questo rapper bambino, e tiro un sospiro di sollievo se penso che l'unico mio ricordo di quella giornata sono le mattonelle di piazza del Duomo.
Sto finendo di scrivere e il Santo Padre è già volato via col suo stormo di elicotteri, nel mentre TVP (TV Prato, non Trombosi Venosa Profonda) sta continuando la sua DIRETTA DI 16 ORE. Per TV2000 invece Prato è tornato a far parte della provincia di Firenze.
Yo yo yo yo Bergoglio, yo.